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Novembre 30, 2021

Blake el Diablo si racconta: l’amore per il rap e “Spicchi di Luna”

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«Ho scritto Spicchi Di Luna sul flusso delle mie vibes all’ascolto del beat – racconta l’artista a proposito della genesi del pezzo – Mi sono immaginato da solo al tramonto sul cofano di una macchina, a scrivere un pezzo chill, come se fosse la colonna sonora del momento. Ho preso spunto da più situazioni della mia vita, quelle a cui pensi quando sei da solo e ti fai un po’ di trip mentali. Amore, amici, passato futuro e tanto altro. Direi che è uscito tutto molto bene».

Quanto tempo hai impiegato per realizzare il tuo nuovo singolo, “Spicchi di Luna”? Sei soddisfatto
al 100% del risultato finale?
L’ho scritto in un paio di giorni, dopo averne passati almeno due o tre ad ascoltarmi la base in loop
per trovare l’ispirazione. Sono soddisfatto sicuramente per i piccoli traguardi che sta raggiungendo,
non avevo mai raggiunto così tante stream dopo due giorni dal drop.

Quando e come ti sei avvicinato al mondo dell’Hip Hop?
Credo tra i 10 e i 14 anni, ho accumulato tutto quello che potevo da vari artisti, sia italiani che
internazionali.

Secondo te il rap è ancora un genere dominante nel mercato discografico italiano?
Assolutamente si, ormai tutto quello che esce passa dall’essere Rap ad essere altro, sei
considerato un rapper anche se fai reggaeton di questi tempi, purtroppo in Italia non c’è un’ ottima
distinzione dei generi.

C’è un artista in particolare con cui ti piacerebbe collaborare?
Featuring dei sogni sicuramente Salmo, ma anche Axos, Vegas, Madame e sicuramente Blanco,
tutti in chiave futura ovviamente, resto con i piedi per terra.

Com’è nata la collaborazione con YaluDream?
Con YaluDream è stato tutto molto casuale, tramite un paio di conoscenze, ci siamo beccati,
abbiamo parlato e poi è scattato tutto, preferisco sempre conoscere qualcuno prima di collaborarci,
costruire un legame basico è fondamentale.

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