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Marzo 11, 2016

“LA FRESCHEZZA DEL MARCIO” : intervista a MONDO MARCIO

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HIPHOPITALY.COM NEGLI STUDI UNIVERSAL per la presentazione del nuovo album di MONDO MARCIO “La Freschezza del Marcio”.Come rappresentante di HIP HOP ITALY c’era Strike the Head che ringraziamo per la preziosa collaborazione.

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“LA FRESCHEZZA DEL MARCIO” HIPHOPITALY.COM NEGLI STUDI UNIVERSAL

E’ un Mondo Marcio diverso, profondamente cambiato quello che ci accoglie al Round Table organizzato da Universal, per la presentazione alla stampa del nuovo disco “La Freschezza del Marcio”. Si nota una certa eleganza, e serietà ben lontana dallo stereotipo americano che si era andato a creare nell’immaginario collettivo all’inizio della sua carriera in Major. Per me che l’ho visto crescere esponenzialmente da quel primo Tecniche Perfette che cambiò le regole del freestyle nello scontro leggendario ENSI Vs MONDO MARCIO, e poi con il disco in Vibra Records e poi con la scalata forse troppo veloce con “Solo un Uomo” e poi tutto il resto… ho notato che L’attitudine è rimasta la stessa, ma molte cose sono cambiate, ha fatto finalmente quel passo in avanti verso la maturità, com’era giusto che accadesse, è cresciuto, si vede e si sente. Non è stato possibile per tutti i giornalisti fare un’intervista singola, e come mai si era visto prima d’ora o almeno, raramente per quanto riguarda la mia esperienza, tutte le testate giornalistiche presenti si sono messe d’accordo, con un’armonia incredibile, tutto è diventato una chiacchierata formale, tra amici, perché in fondo è quello che siamo dopo tanti anni sulla scena, siamo tutti protagonisti o partecipi di ciò che è accaduto nella storia dell’Hip Hop italiano, se ci fossero stati giornalisti non di settore probabilmente le domande sarebbero ricadute su quale tipo di scarpe preferisce indossare, invece intelligentemente ogni domanda ha avuto modo di incastrarsi e collegarsi una con l’altra con grande interesse e confronto sia da parte nostra che da parte di Mondo… Molti di noi sono rimasti piacevolmente colpiti, quello che viene fuori è un’artista che ha voglia di comunicare in modo anche responsabile, consapevole che il pubblico va indottrinato, e non reso più ignorante…

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Il Disco è fuori dalle tendenze del momento, non mancano le frecciate ai Talent Show o al rap in italia, le sue ispirazioni ed ascolti vanno oltre il rap, si parla di rock e soul, resta attento alla musica dall’estero, ma cerca di non seguire per forza la massa al 100%; prendendo insegnamento da due grandi artisti un pò opposti come Kendrick o Future, sa che il segreto è la continua ricerca. Il Confronto prosegue discutendo sulla scena italiana, e sulla piega presa ultimamente, sulla mancanza di cultura, e sulle radici poco salde o poco chiare al pubblico;

Si, Mondo parla anche di Cultura e testualmente dice “la cultura è sempre la soluzione, Knowledge is power, le vere armi sono nei libri e non nelle pistole….”  è un messaggio forte, chiaro, ben preciso, “l’Italia soffre di insicurezza culturale”, come dice Mondo stesso, e si ha sempre bisogno che arrivi un trend nuovo dall’estero per renderlo forte, questo spaventa… prendere spunto da un format o fare lo stesso format in italiano son due cose diverse,  “La chiave prima ancora della cultura è la curiosità”, citando sempre le sue parole, “non credere a tutto quello che luccica, bisogna pensare con la propria testa”.

Tornando sul disco nuovo si è parlato anche delle collaborazioni, e del confronto diretto con gli artisti, una pratica che aveva un pò perso nel corso degli anni e che ha recuperato ultimamente, sono molti i brani o i duetti pensati per questo nuovo lavoro che non hanno funzionato o che non sono stati inseriti, questo perché  da quello che emerge dalle sue parole, non è il singolo che bisogna cercare, ma l’amalgama giusta tra gli artisti.. Ho davvero apprezzato il suo approccio musicale, quello che ci ha raccontato è l’esperienza prima ancora della commercializzazione di una canzone, la creazione di un brano e il confronto diretto con un altro artista si è concretizzato con una pura esperienza e accrescimento personale più che l’avere una canzone nuova pronta da lanciare sul mercato.. Fare musica è molto di più che tutto il marketing che poi ci può essere dietro, la passione e l’amore per quello che fa traspare ad ogni risposta, che diventa alla fine un racconto personale della sua nuova avventura musicale.

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L’atteggiamento finalmente è quello giusto che dovrebbe avere un rapper davanti a dei giornalisti, Mondo Marcio parla di allineamento di pianeti, di momento giusto per collaborazioni come quelle con Fabri Fibra dopo tanti anni, parla del passato, delle origini, di Vibra Records, delle etichette indipendenti, e collegandomi al discorso non potevo non chiedergli di tornare indietro con i pensieri proprio agli anni del Tecniche Perfette, dove inconsciamente, senza rendersene nemmeno conto lui ed Ensi cambiarono la scena, scuotendola, e dandogli finalmente una ventata d’aria fresca, citando le sue parole

“ho i migliori ricordi di quel periodo, era una delle cose piu’ pure che ho fatto in assoluto, non c’era il minimo piano di business legato a quelle battaglie, c’era tanta fame, tanta curiosità, tanta voglia di emergere, e l’alternativa a quelle battaglie era il nulla, come la storia infinita, il nulla che si mangiava tutto.., la paura era di finire dentro quel nulla li, e di essere inghiottito da quell’alternativa, e io avevo una paura fottuta di quell’alternativa e passavo tutte le mie giornate a prepararmi a quelle battaglie..”

Il piano di oggi è lo stesso di allora, andare sul palco e spaccare, chiaramente ora si è a un livello diverso, con un organizzazione ben precisa, una band, una ricerca sempre maggiore nel proporre ogni volta qualcosa di più, Mondo parla di arte che non deve cadere nella banalità di un lavoro d’ufficio,

“se fai la canzone che la gente vuole, punto. Tanto vale che smetti”.

Nella lunga e ricchissima chiacchierata di un’ora, si ha avuto modo di apprendere anche dei concetti importanti, che non sono per nulla scontati, negli anni della sua scalata velocissima verso la fama, lui fu uno dei primi Rapper in Major che arrivava direttamente dall’Underground, in quella che io chiamo la seconda ondata,lui era un ragazzo giovanissimo, con sicuramente grande talento, lanciato ai 10mila all’ora in un mondo sconosciuto, che doveva gestire una mole di avvenimenti parecchio complessi, non è mai facile , ma tra alti e bassi è riuscito a gestirlo, a inciampare qualche volta, a ritirarsi su e a maturare, e importantissimo, a costruirsi un team di persone, elemento indispensabile per poter riuscire ad emergere e a controllare in modo ottimale il proprio percorso, questo è da tenere a mente per tutti coloro che leggono e che sperano un giorno di avere successo, non bisogna mai dare per scontato niente…

Interessante il suo punto di vista sul rap in Italia, ogni anno il rap viene definito come “fenomento rap”, come se fosse un oggetto volante non identificato, un fenomeno, visto come un qualcosa che svanisce in breve tempo, mentre siamo qua da piu’ di 20 anni… Come avete capito si è parlato non DI Mondo Marcio, ma CON Mondo Marcio, e non è per niente scontato nel panorama Rap di oggi.

Com’è nato il disco “La Freschezza del Marcio”?, ci racconta che era a New York e guardando una replica del telefilm di Starsky e Hutch s’innamoro’ di un certo sound funk di quegli anni, immaginando di recuperare certi ritmi e reinterpretarli piu’ in chiave moderna, è ben chiaro che il sound del suo nuovo disco è ricco di richiami classici “rinfrescati”, e questo non puo’ che farci piacere. Certo non manca l’esplorazione musicale un pò Trap come nel brano con Gemitaiz, ma anche tributi a Biggie, uno dei suoi artisti preferiti, o la collaborazione con il piu’ poetico Ghemon, le sue influenze ritornano tutte, e a mio avviso c’è anche un ritorno alla musicalita’  dei primi tempi.

Tanta serietà e tanta profondità aveva bisogno di un momento piu’ spensierato, quindi, essendo io stesso un dichiarato videogiocatore seriale, gli ho chiesto della sua partecipazione alla colonna sonora di Batman Arkham Knight, videogioco epico uscito per PS4, è infatti presente all’interno con l’inedito “Gotham”;

“chiacchierando di musica con la warner bros, nel momento in cui bisognava presentare questo nuovo franchise, usci’ fuori che ero un fan sfegatato di Batman fin da ragazzino, da cosa nasce cosa, e  quando si è parlato di fare un pezzo, mi son brillati gli occhi, son cresciuto con quei film, ed ho sempre trovato una grande attrazione verso il personaggio del cavaliere oscuro perche’ comunque rappresentava nel film quello che aveva preso le sue paure da bambino, e ne aveva fatto la sua arma, il pipistrello che entra nella sua stanza, e lo spaventa, come un mostro, e lui usa quel simbolo per spaventare, quindi il fatto di prendere qualcosa che ci ha fatto male e usare proprio quella cosa li per renderti piu’ forte… è da li che è nata la mia adorazione per Batman..”

Sempre rimanendo in ambito videoludico, la tentazione di chiedergli quale fosse il suo videogioco preferito era davvero troppa, ed ecco che da super Nerd  quale sono mi mette alla prova ricordandomi Alex Kidd che fu uno dei suoi giochi preferiti, ed è venuto fuori che è un grande fan dei giochi Arcade oltre che di un classico moderno come Assassin’s Creed. Chiusa la parentesi videoludica si torna a parlare del disco, tra i vari featuring J Ax, Fabri Fibra, ma anche Clementino con un pezzo tutto punchline creato in modo genuino e immediato, o Bassi Maestro, un pò il suo mentore dei primi tempi che continua comunque ad essere un’ottima costante anche a livello di produzioni, la risposta a una delle mie prossime domande, mi lascia nuovamente colpito positivamente, con quale artista vorresti collaborare?, a detta di Mondo, tutto deve nascere genuinamente senza forzature, se due artisti parlano e s’incontrano puo’ nascere una collaborazione, com’è successo con Gemitaiz, s’incontrarono a un concerto di Machete e trovando punti in comune hanno fatto nascere una canzone…

Nel gran finale L’OutSider tra i giornalisti, il cameramen che mi seguiva grazie a HipHopItaly.com,  che non segue necessariamente l’Hip Hop, tira fuori una domanda interessante, soprattutto perche’ fuori dal contesto di chi vive la scena dall’interno.. Dichiarando di esser rimasto piacevolmente stupito da lui, di cui aveva un’immagine troppo stereotipata,  gli chiede: “non sarebbe ora che il messaggio stereotipato che arriva dall’America dove i rappers  vengono visti solo come, gangster e pistole venga rivisto e corretto ? molti pensano che sia solo quello..”

Dopo tutta la chiacchierata la risposta è stata ovvia per Mondo Marcio, quanto per tutti i presenti,“ho cercato di farlo con questo album, il fatto di tirare giu’ la maschera, uscendo da certi cliche’,  c’è un linguaggio rap nel mio disco, ma non è necessariamente un disco rap, il rap, l’Hip Hop è lo strumento che uso per esprimere una certa creativita’, bisogna uscire dagli stereotipi piu’ classici un pò rindondanti, del ho piu’ muscoli di te, ecc.”

Contento del nuovo Mondo Marcio piu’ maturo e concentrato che mai,  non posso che ringraziarlo per la grande disponibilita’ , cosi’ come non posso che ringraziare HIPHOPITALY.COM per aver scelto me come loro rappresentate al Round Table in Universal, voglio salutare e ringraziare anche i cordiali giornalisti di tutte le altre testate che hanno permesso a tutti di lavorare in armonia trasformando l’evento in una bellissima chiacchierata tra esperti del settore…

Strike The Head

 

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